Premessa: odio le presentazioni, ma mi sforzerò.
Sono Naila e quando mi chiedono che lavoro faccio, provo fastidio/imbarazzo nel rispondere.
Primo perchè non riesco a trovare una parola breve in italiano per spiegarlo;
secondo perchè quando rispondo “la personal trainer” noto dall’espressione del mio interlocutore che:
A) non ha capito bene che diavolo faccio
B) crede di aver capito perfettamente cosa faccio: intrattengo le persone per un’oretta. 2-3 volte a settimana, le faccio sudare un pò, conto loro le ripetizioni, faccio loro i pipponi sulla dieta e sostanzialmente mi sono scelta un lavoro che mi faccia fare poca fatica e che la laurea che ho conseguito è per quelli che hanno poca voglia di studiare.
Ti racconto due aneddoti
Scenario #1 Quinta superiore, una prof mi chiede cosa avrei fatto dopo la maturità classica. Rispondo che avrei tentato il test per entrare a Fisioterapia, ma che ero indecisa se considerare anche l’opzione Scienze Motorie. Commento della prof: “Naila, hai una media alta, puoi aspirare a di più che massaggiare le spalle alle vecchiette o finire a lavorare in palestra!”
Scenari #2 Sono al secondo anno di Scienze Motorie. Mi trovo in treno, seduta accanto a una ragazza e di fronte a una signora. La signora, rivolgendosi alla ragazza: ” Cosa studi di bello?” e la ragazza “Ingegneria”. La signora “Ma che brava, complimenti! E tu invece?”, io “Scienze Motorie”. Risposta: “Ooooh, che bello! Dev’essere proprio divertente!”
Non sarò ipocrita, nè farò la vittima, Scienze Motorie dopo 5 anni di Liceo Classico Statale Antonio Pigafetta (i vicentini che leggeranno sanno a cosa mi riferisco) è un percorso pianeggiante con tratti in discesa.
Nel mio lavoro invece di rettilinei facili da percorrere se ne trovano raramente. Perchè? Semplice! Perchè lavoro con e sulle persone. Se nel modello* umano dei libri fila sempre tutto liscio, nella prassi vanno considerate innumerevoli sfaccettature che caratterizzano ciascuno di noi.
*Nota 1: “modello umano dei libri” = quasi sempre “uomo maschio caucasico adulto e sano di 70kg”
Nota 2: “persone” = corpo + mente + spirito, componenti che vanno divise solo a fine didattico/didascalico, ma che vanno considerate come un unicum indivisibile che rende noi umani fottutamente complessi.